Si è appena conclusa nel circuito Red Bull Ring a Spielberg, in Austria, la quinta gara di MotoGP del Mondiale 2020. In pole c’era Pol Espargarò, ma ad aggiudicarsi la gara è stato un sorprendente Oliveira. Testo di Camilla
Grande partenza della Suzuki che porta Mir in testa, seguito da Miller e Nakagami. Rossi guadagna il nono posto con una super partenza dalla 15esima casella, mentre Zarko partendo dalla pit lane inizia la sua rincorsa.
Dietro il terzetto compatto formato da Mir, Miller e Nakagami ci sono Espargarò e Rins che si scambiano le posizioni con una frequenza continua favorendo il rientro del resto del gruppo.
Vinales , dopo aver segnalato più volte un problema ai freni, si accorge in staccata di non riuscire a controllare la sua moto e con una mossa coraggiosissima, per evitare un inevitabile schianto, si getta nel vuoto a quasi 300 km/h.
La moto viaggia dritta contro le barriere e si incendia. Sventola, ovviamente, la bandiera rossa.
La fredda e lucida manovra di Vinales si conclude senza conseguenze per lui, ma lascia perplessi i piloti Yamaha che già avevano segnalato problemi analoghi, soprattutto con Quartararo che al rientro ai box ne discute con Valentino Rossi.
La bandiera rossa ha cambiato tutto: Mir era avviato verso la vittoria, ma non ha una nuova gomma da montare per il restart a differenza dei suoi avversari. Alla ripartenza é Jack Miller a mettersi al comando e a dettare il tempo con Mir che lo segue da vicino. Dietro di loro un bel gruppetto guidato dalle tre KTM di Espargarò, Oliveira e Binder.
Quartetto compatto per gli ultimi quattro giri con Dovizioso che riesce a risalire fino alla quarta posizione. L’ultimo giro è la vera sorpresa del GP. Dopo un duello da cinema Espargarò e Miller sbagliano l’ultima curva ed è il rookie Oliveira a vincere incredibilmente il gran premio, facendo scoppiare in lacrime il capotecnico della KTM Tech 3.
Il giovane portoghese è alla sua prima vittoria in MotoGP. Finisce con la KTM clienti davanti a tutti, seguito da Jack Miller e dalla KTM ufficiale di Espargarò a chiudere il podio.
Vero capitombolo Yamaha con solo Rossi nei primi 10. Quartararo, nonostante l’undicesimo posto all’arrivo, resta in testa alla classifica mondiale che è sempre più ricca di pretendenti al titolo. Come dice un vecchio detto e come insegna Oliveira oggi: tra i due litiganti il terzo gode! Alla prossima.